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IL TRATTAMENTO

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Il trattamento osteopatico si articola in due momenti consecutivi, ovvero la valutazione anamnestica e la valutazione obbiettiva.

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Nello specifico, la valutazione anamnestica consiste in un’intervista che ha lo scopo di valutare la persona, così da poter contestualizzare il motivo del consulto. L'osteopata andrà quindi a chiedere per quale motivo il paziente si presenta in studio da lui, per un dolore lombare o cervicale ad esempio, cercando di evidenziare se ci sono controindicazioni al trattamento. Qualora non ce ne fossero, inserirà anche domande legate a passati incidenti, traumi o interventi chirurgici, allo stile di vita, agli atteggiamenti posturali mantenuti durante il lavoro o lo studio.

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Il motivo di questa prima fase è indispensabile per contestualizzare il dolore, ogni dolore infatti non è altro che una strategia che il corpo attua per comunicare un disagio, un sovraccarico che il corpo non riesce più a compensare. Conoscendo meglio la persona e la storia clinica, è possibile cercare di dare un senso al dolore, cercarne le motivazioni che hanno spinto il corpo ad accendere un campanello d'allarme. Questa è una fase molto importante del trattamento osteopatico, necessaria per lavorare in sicurezza col paziente.

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Alla prima fase succederà quindi una valutazione obbiettiva, durante la quale l'osteopata osserverà la persona per comprendere che tipo di atteggiamento posturale adotta, se ci sono aree di sovraccarico a livello della colonna vertebrale, del bacino o degli arti, se ci sono catene muscolari in disfunzione o se c'è un atteggiamento che altera la buona funzione della cavità toracica, addominale o pelvica. L'osteopata potrà inoltre richiedere di eseguire alcuni movimenti per esaminare la funzionalità delle articolazioni e individuare aree di restrizione di mobilità.

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Tra i vari test palpatori che con cui l’osteopata valuterà elasticità e qualità dei tessuti, alcuni serviranno a valutare la zona che presenta il dolore per capire in modo specifico se è un problema di competenza osteopatica o se va riferito ad un'altra figura, altri invece serviranno a valutare parti distanti dal dolore, che però potrebbero essere correlate al dolore stesso e, in alcuni casi, esserne persino la causa.

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Dopo la valutazione manuale verrà effettuato il trattamento, che consta in una serie di tecniche manuali che hanno lo scopo di ripristinare mobilità ed elasticità di strutture muscolo scheletriche, nonché di strutture craniche e viscerali. Alla fine del trattamento osteopatico, il paziente verrà infine rivalutato per evidenziare se ci sono stati miglioramenti del dolore e delle limitazioni funzionali trovate durante le fasi di valutazione.

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Un trattamento osteopatico ha una durata che varia dall'ora alla mezz'ora. Generalmente una prima visita dura di più di un trattamento.

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